Auguri alla Comunità di Sant’Egidio

Pubblicato il 10 febbraio 2023

Auguri alla Comunità di Sant’Egidio

55° Anniversario e Premio per la Fratellanza Umana

In copertina: Cardinale Zuppi nella Basilica di San Giovanni in Laterano.


Sua Eminenza il Cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI Conferenza Episcopale Italiana, ha presieduto ieri giovedì 9 febbraio la liturgia di ringraziamento presso la Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma. Tra i richiami nell’omelia il ricordo degli inizi delle attività della Comunità di Sant’Egidio nelle baracche del cinodromo e l’accusa di “sottile scetticismo” e di “falso realismo” rivolto agli speculatori che sanno solo promuovere la persuasione per le analisi disfattiste, rinunciatarie e fataliste e criticare i credenti per la loro ricerca di fare il bene e “costruire qualcosa che va oltre a noi”.

Il presidente Marco Impagliazzo ha voluto citare gli auguri ricevuti da un rabbino italiano che ha scritto che la Comunità di Sant’Egidio è paragonabile alla funzione di richiamo dello shofar, l’annuncio della Parola di Dio per il miglioramento del mondo. Questo esempio e insegnamento del rabbino italiano è stato ripreso anche dall’imam Yahya Pallavicini, presente nella Arcibasilica Papale insieme a migliaia di amici di Sant’Egidio, ai ministri Antonio Tajani e Matteo Piantedosi e a Laura Mattarella: “La Comunità di Sant’Egidio è riconosciuta da noi musulmani d’Italia e nel mondo per l’intensa attività di Dialogo ereditata con lo Spirito di Assisi, grazie all’ispirazione di Papa Giovanni Paolo II nel 1986 con il rabbino Elio Toaff, il Dalai Lama e le altre autorevoli rappresentanze delle confessioni religiose, compreso il nostro fondatore shaykh Abd al-Wahid Pallavicini. Ma troppo spesso ci si dimentica di ben altri elementi fondamentali del loro servizio e testimonianza, tre parole chiave che iniziano tutte con la lettera P: la Preghiera, la Povertà e la Pace. La COREIS, nei suoi 30 anni di storia dell’Islam Italiano ha sviluppato queste coordinate comuni di riferimento.”

Infatti, la Preghiera è la ritualità che permette al credente di accedere alla grazia e alla comunicazione spirituale. Si tratta di un fondamento del culto. La Povertà è, anche secondo la dottrina islamica, un carattere nobile da favorire nei credenti, una disposizione alla priorità e alle proporzioni secondo una necessaria circolazione e ridistribuzione di aiuti, doni e servizi. Si pensi all’abbinamento tra i poveri di spirito, gli ordini cavallereschi e ospedalieri, e i santi contemplativi delle confraternite musulmane. La Pace è una radice del termine Islam e musulmano, rappresenta una finalità della vita e della pratica religiosa e assume il valore di una responsabilità esteriore e di una sensibilità interiore. Tutte queste caratteristiche sono alla base del successo della Comunità di Sant’ Egidio (55 anni di storia) e dell’opera della COREIS (30 anni di vita).

Abu Dhabi 2023, riunione tra il segretario dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana e l’imam Yahya Pallavicini, vice Presidente della COREIS Italiana.

Quest’anno l’anniversario della Comunità di Sant’Egidio è stato valorizzato anche dal prestigioso premio per la Fratellanza Umana attribuito proprio dal suo Comitato Interreligioso ad Abu Dhabi. Congratulazioni per questo riconoscimento istituzionale e internazionale dal presidente della COREIS, Abu Bakr Moretta, e dal referente nazionale per il dialogo interreligioso, Abd al-Ghafur Masotti. Auguri per questi 55 anni di storia!