Ecumenismo e dialogo interreligioso con Papa Leone XIV

19 maggio 2025

Ecumenismo e dialogo interreligioso con Papa Leone XIV

In copertina: Papa Leone XIV e il presidente della COREIS Abu Bakr Moretta

Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza privata le delegazioni ecumeniche e interreligiose. Rappresentanze internazionali dell’ebraismo, del cristianesimo orientale, delle Chiese Ortodosse, delle Chiese Evangeliche, dell’Islam, dell’Induismo e del Buddhismo sono state ricevute insieme in Vaticano questa settimana. Tra le autorità religiose presenti, il Patriarca ortodosso di Costantinopoli Bartolomeo e il Patriarca ortodosso di Gerusalemme Teofilo III, il giudice Abdelsalam, segretario generale del Consiglio dei saggi musulmani e il mufti dell’Albania Spahiu. Per le confessioni religiose in Italia, il Presidente Di Maria dell’Unione Induista Italiana con un pandit dell’ashram di Altare, il vice presidente dell’UCEI Milo Hasbani con il rabbino capo di Roma Rav Riccardo Di Segni, la vice presidente dell’Unione Buddhista Italiana la monaca Elena Seishin Viviani. La COREIS ha partecipato con il presidente Abu Bakr Moretta e l’imam Yahya Pallavicini.

Papa Leone XIV ha voluto ricordare nel suo discorso il carattere di fratellanza universale del pontificato di Papa Francesco, ha messo in evidenza la comunione nella fede che riunisce i cristiani tra loro, il ciclo per il dialogo e la costruzione di ponti tra credenti che condividono la ricerca di Dio e della Sua volontà, una volontà di amore e per la vita per tutte le creature. Papa Leone XIV ha ringraziato il Dicastero per il Dialogo Interreligioso per il paziente lavoro nello sviluppo di rapporti fraterni. Si è poi rivolto esplicitamente agli ebrei e ai musulmani nella consapevolezza dei tempi difficili che stiamo attraversando tra conflitti e incomprensioni, spronando al dialogo e al rispetto reciproco.

Papa Leone XIV e l’imam Yahya Pallavicini

La COREIS ringrazia Papa Leone XIV per questo incontro molto simbolico e significativo sul piano spirituale e interreligioso. Richiamare al dialogo sin dall’inizio del pontificato esprime l’urgenza e l’importanza di questa collaborazione come chiave di una responsabilità comune per arginare il male e coltivare insieme l’interpretazione dell’intelligenza della fede come risposta ai bisogni reali per lo sviluppo integrale di ogni uomo e donna, fatti a immagine di Dio.

Segnaliamo il link a una riflessione pubblicata su Sacrum et Polis.