Riconoscere le affinità, rispettare le differenze, augurare Pace

Pubblicato il 16 aprile 2022

Riconoscere le affinità, rispettare le differenze, augurare Pace

Pesach 5782, Pasqua 2022, Ramadan 1443

Cari fratelli e sorelle ebrei, cristiani e musulmani d’Italia,

vi giungano i nostri auguri più sinceri per le benedizioni di questi giorni.

Quest’anno i calendari delle nostre comunità convergono in modo simbolico e significativo:

il mese lunare islamico di Ramadan vive questa settimana la sua fase centrale e i musulmani si preparano con il digiuno diurno e le veglie di preghiera serali al momento benedetto dell’ultima decade del mese quando ogni musulmano ricerca la grazia di una notte sintetica della Rivelazione nella quale l’Altissimo è intimamente vicino al cuore del credente sincero.

Dal tramonto di Shabbat gli ebrei ripercorrono per una settimana la provvidenziale liberazione dalla condizione di schiavitù che i pagani e idolatri dell’antico Egitto imponevano ai credenti nel Monoteismo istituito da Abramo.

Da giovedì, con il rito della lavanda dei piedi e il ricordo dell’ultima cena, i cristiani iniziano il percorso che passa dal Venerdì Santo con il sacrificio di Gesù e la sua resurrezione celebrata la Domenica di Pasqua.

La convergenza speciale di queste festività centrali secondo la vita delle rispettive comunità ebraica, cristiana e musulmana può ispirare e rafforzare le affinità che uniscono i credenti della famiglia di Abramo, rispettando le differenze che ogni dottrina attribuisce alle proprie specificità religiose. Parallelamente, il significato universale di Monoteismo, Liberazione, Resurrezione, Rivelazione, Preghiera, Digiuno e Pace, seppur differente nelle radici teologiche dell’identità ebraica, cristiana e islamica, ci permettono di cogliere il beneficio di un dialogo tra simboli comuni in grammatiche e linguaggi differenti, evitando associazioni o confusioni ma anche pregiudizi e discriminazioni basati sull’ignoranza e la disonestà.

Una preghiera di Pace la rivolgiamo ai cittadini e ai credenti ebrei, cristiani e musulmani europei in Ucraina. La tradizione islamica narra che il saluto di Pace è quello che gli angeli rivolgono a Adamo con la stessa formula che i credenti si rivolgono tra loro affinché, tramite questo augurio, prevalga il valore e la realtà della Pace in tutte le creature e venga estirpata dall’animo umano la corruzione del male, dell’odio, della violenza, dell’ingiustizia, della tirannia e del disordine.

Shalom, Pax, Salam
Auguri di ogni bene per Pesach, Pasqua e Ramadan

Imam Yahya Pallavicini