Le guide religiose aiutino i governi

Tony Blair Institute e il principe Carlo lanciano un appello a tutti i governi e i leader religiosi per uscire dalla crisi


Scarica il documento completo: "Covid-19: Guide for Governments Working with Religious Leaders to Support Public-Health Measures".

Le guide religiose potrebbero intervenire come “mediatrici” nei Paesi in cui la fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini è più “fragile”, per far comprendere meglio le ragioni che muovono le direttive da parte dei governi di contrasto alla pandemia.

Ma i religiosi di ogni confessione possono anche sfruttare la capacità di intervento capillare nelle comunità di fedeli, fornendo ai governi supporto nel gestire la crisi da un punto vista di informazione (contrasto a fake-news, teorie cospirazioniste o quelle a sfondo pseudo-religioso), assistenziale (indicazioni sulle norme di sanificazione e distanziamento, aiuti umanitari ai più poveri) e infine come sostegno psicologico e spirituale.

Sono queste solo alcune delle proposte contenute nel documento diffuso dal Tony Blair Institute for Global Change dal titolo “Lavorare con i leader religiosi per sostenere le misure di salute pubblica” che sostiene la necessità, proposta anche in Italia dalla COREIS, di concertazioni inter-istituzionali tra tutte le rappresentanze religiose e il Governo nei paesi del mondo più colpiti dalla pandemia.

Il Tony Blair Institute, con il quale la COREIS ha avuto il piacere di lavorare su programmi educativi condivisi con il MIUR e ad alcuni eventi in Italia (Università Cattolica di Milano e Ca’ Foscari di Venezia), in questo documento porta alcuni esempi concreti in cui la collaborazione religiosi-laici sta già portando frutti molto positivi: dal centro Africa, ai paesi cristiano ortodossi, dall’Egitto fino all’India.

Inoltre si invitano tutti i governi a pianificare con i leader religiosi in anticipo tutte le principali feste fino a settembre, come ad esempio la fine di Ramadan (Eid al Fitr), Pentecoste, il Pellegrinaggio (Hajj), Rosh Hashanah (capodanno ebraico) e Yom Kippur.

Sempre in questi giorni giunge dal Regno Unito anche un video-messaggio molto sentito di sostegno e auguri per il mese di Ramadan dal principe Carlo di Inghilterra.

“Grazie per le grandi attività di volontariato da parte delle comunità islamiche in collaborazione anche con altre comunità di diverse fedi”, afferma Carlo, ricordando in particolar modo “i molti dottori e infermieri musulmani che hanno perso la vita nel Regno Unito per la lotta al Covid-19”.

Dopo aver ringraziato ancora la comunità islamica per il “grande contributo alla vita del Regno Unito”, cita infine un passo coranico: “Dio non dà a nessuna anima un peso maggiore di quello che possa sopportare”.