Prevenire i crimini d’odio contro le donne musulmane in Italia

17 gennaio 2024

Prevenire i crimini d’odio contro le donne musulmane in Italia

Roma Sala Protomoteca - Campidoglio

Il 17 gennaio la sala Protomoteca di piazza del Campidoglio a Roma ospiterà l’evento finale del progetto TRUST

Il progetto TRUST (Tackling Under-Reporting and Under-Recording of Hate Speech and Hate Crimes Against Muslim Women) co-finanziato dalla Direzione Generale Giustizia e Consumatori della Commissione Europea all'interno del Programma CERV, affronta il problema dell'insufficiente segnalazione(under- reporting) e registrazione (under-recording) dei discorsi e dei crimini d'odio che avvengono in Italia contro le donne musulmane, una delle categorie più colpite da episodi di intolleranza, razzismo e xenofobia.

In tre regioni - LombardiaSicilia e Trentino-Alto Adige - nel 2022 e 2023 sono state promossi decine di workshops e creati dei tavoli di lavoro e coordinamento tra Forze dell’Ordine, Procure e comunità islamiche per una formazione reciproca sui quadri normativi della legge italiana e sul tema della donna musulmana da un punto di vista dottrinale, storico e sociale contemporaneo. 

Con il sostegno formativo e coordinamento della COREIS come partner islamico del progetto, le comunità di musulmani locali hanno prima ricevuto e poi ritrasmesso una formazione sul tema della donna musulmana alle Forze dell’Ordine, operatori del settore, avvocati e giudici, consolidando così una rete e una collaborazione più efficace ed estesa di quanto già esistesse.

Spesso le moschee e i centri islamici hanno aperto le porte per workshop, momenti di formazione e sensibilizzazione, realizzati a loro volta anche anche nelle sedi della Forze dell'Ordine e nelle Amministrazioni e associazioni locali.  

Mercoledì prossimo 17 gennaio a Roma alle ore 11 sarà il momento per fare il punto sul patrimonio di contenuti formativi e sulle relazioni create, verificando il progresso degli obiettivi del progetto, tra cui la mappatura delle principali tipologie di discriminazione, l'identificazione delle cause alla base dei fenomeni di under-reporting e under- recording, la promozione del dialogo tra le autorità locali e le organizzazioni della società civile, l'istituzione di un meccanismo di risposta efficace per facilitare la segnalazione e la registrazione dei crimini e delle discriminazioni contro le donne musulmane.

Al progetto hanno partecipato:

  • Agenfor International (capofila)

  • CE.S.I. – Centro studi internazionali

  • Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Trento

  • CESIE Palermo

  • Fondazione l'Albero della vita Onlus

  • Actionaid Italia

  • A Buon Diritto Onlus

  • COREIS Italiana

  • Arma dei Carabinieri