Il microcredito per gestire l’immigrazione: un accordo con la comunità islamica

Pubblicato il 13 luglio 2017

Il microcredito per gestire l’immigrazione: un accordo con la comunità islamica

Siglato alla Farnesina un protocollo di intesa tra la COREIS e l’Ente Nazionale per il Microcredito alla presenza del ministro degli Esteri Angelino Alfano

Da Sinistra, Mario Baccini, Presidente Ente Nazionale Microcredito, il Ministro degli Esteri Angelino Alfano, Abd al-Sabur Turrini, Direttore Generale e membro dello Sharia Board della COREIS Italiana

Fra i principali campi di azione previsti dall’accordo segnaliamo:

  1. il sostegno economico, finanziario e di educazione all’economica per microimprese e professionisti in Italia e nei Paesi target. Fra gli obiettivi c’è anche una migliore gestione delle rimesse dei migranti nei paesi di origine;
  2. progetti di rimpatrio volontario assistito per migranti, con progetti sia in Italia che nei Paesi di origine per la creazione di attività in loco supportati finanziariamente dal microcredito;
  3. progetti di cooperazione allo sviluppo e sostegno all’economia in Italia e nei Paesi scelti, per mezzo di programmi di microcredito anche al fine di mitigare i flussi migratori irregolari.

Il microcredito può inoltre riguardare nello specifico la microassicurazione, con una diminuzione del rischio di default, o lo housing microfinance, per miglioramenti alle proprie abitazioni o provvedere al pagamento di un numero limitato di rate di un mutuo o di canoni d’affitto, prevenendo così il rischio di sfratto.

Si tratta di un accordo decisamente innovativo e unico nel suo generefra un ente pubblico e una comunità islamica di musulmani italiani – commenta il direttore generale della COREIS Abd al Sabur Turrini, a margine della firma con il presidente dell’Ente Microcredito Mario BacciniAd esempio, oltre ai progetti di carattere finanziario, l’accordo prevede anche corsi di educazione finanziaria al fine di favorire sempre di più l’accesso al credito sia per popolazioni migranti in Italia che per la promozione del welfare nei paesi di origine”.

A breve partiranno lavori pratici per definire l’attuazione pratica dell’accordo quadro, grazie ad una commissione scientifica composta da membri di Microcredito e della COREIS per definire le linee pratiche per il primo anno di attività.

Un momento del convegno “La tutela delle comunità religiose: investire sui giovani quali protagonisti di una nuova stagione di incontro, dialogo e convivenza pacifica tra i popoli”. Da sinistra IlhamAllah Chiara Ferrero, Segretario Generale della COREIS Italiana, Rav Riccardo Di Segni, Rabbino Capo della Comunità ebraica di Roma

L’accordo è stato firmato il 13 luglio 2017 a margine del convegno organizzato dall’ISPI al Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale sul tema “La tutela delle comunità religiose: investire sui giovani quali protagonisti di una nuova stagione di incontro, dialogo e convivenza pacifica tra i popoli”. Fra gli interventi, oltre a quello del ministro Alfano, anche il segretario generale MAECI Elisabetta Belloni, il Segretario per i Rapporti con gli Stati per la Santa Sede Mons. Paul Gallagher e il segretario generale della COREIS IlhamAllah Chiara Ferrero.

Questa intesa può chiaramente avere delle ricadute pratiche per l’integrazione sociale e il dialogo interculturale e interreligioso di pari passo con l’inclusione economica e l’attenzione agli strumenti della finanza islamica. Ciò avverrà attraverso l’agevolazione di micro crediti che aiutino soggetti economicamente deboli, non solo ad uscire da una situazione di precarietà, ma ad avviare attività di micro imprenditorialità che possano portare una ricaduta e un contributo positivo all’insieme della società.

L’Ente Nazionale per il Microcredito è un ente pubblico che opera in sinergia con il Ministero degli Affari Esteri per il microcredito e microfinanza destinati allo sviluppo economico e sociale del Paese, nonché ai Paesi in via di sviluppo e alle economie in transizione (microfinanza per la cooperazione), L’Ente discende direttamente dal Comitato nazionale per il Microcredito, strumento nato nel 2005 al fine di dare attuazione alle finalità di cui alle risoluzioni ONU 53/197 e 58/221.