La “perla d’Oriente” nel cuore dell'Uzbekistan ha ospitato un simposio internazionale per rinnovare l’eredità della teologia islamica
Guide religiose e studiosi musulmani da oltre 20 paesi si sono riuniti a Samarcanda per onorare la memoria e riflettere sull’attualità degli insegnamenti di alcuni dei più importanti sapienti della tradizione islamica sunnita fra cui l’imam al-Bukhari, principale trasmettitore degli insegnamenti profetici, la cui tomba è proprio a Samarcanda, e i due maestri della teologia islamica al-Ash’ari e Maturidi, quest’ultimo vissuto e sepolto anch’egli a Samarcanda.
Alla conferenza, promossa dal Comitato per gli Affari Religiosi della Presidenza della Repubblica dell’Uzbekistan, sono intervenuti i ministri degli Affari Religiosi dell’Egitto e della Giordania, il vice ministro della Turchia, oltre ad alti rappresentanti del Consiglio dei Saggi Musulmani (Emirati Arabi Uniti) e dell’ICESCO (l’Organizzazione mondiale islamica per l’educazione, la scienza e la cultura). Dall’Europa sono intervenuti l'imam Yahya Pallavicini e Abd al-Ahad Zanolo della COREIS Italiana e un rappresentante del Cambridge Muslim College.
L'apertura della seconda conferenza internazionale "Maturidiyya - La dottrina della tolleranza, moderazione e conoscenza". Sono intervenuti, fra gli altri, Sheikh Usama Al-Azhari, ministro degli Affari Religiosi dell’Egitto, Sodiq Donaqulovich Toshboyev, presidente del Comitato per gli Affari Religiosi della Presidenza dell’Uzbekistan, Giudice Mohamed Abdulsalam, segretario generale del Consiglio dei Saggi Musulmani (UAE), Sheikh Nuriddin Kholiqnazar, Mufti dell’Uzbekistan, Kadir Dinç, viceministro degli Affari Religiosi della Turchia, Nazir Mohamed Ayyad, Gran Mufti d’Egitto, Sheikh Ahmad Ibrahim al-Hasanat, Gran Mufti di Giordania e Sheikh Ali Gomaa, Membro del Consiglio dei sapienti anziani dell’università di Al-Azhar.
Molti degli interventi concordavano sul fatto che “il patrimonio sapienziale nato secoli fa grazie a sapienti come l’imam al-Bukhari, al-Ash’ari e Maturidi, e continuato fino ai nostri giorni, rappresenta la struttura portante e di che cosa sia stata e sia ancora oggi l’ortodossia religiosa islamica. La conoscenza e lo studio di questa sapienza costituisce il principale e più naturale antidoto ad ogni forma di ignoranza o strumentalizzazione della dottrina per scopi violenti e ideologici”. Alcune delle riflessioni si sono inoltre concentrate su come gli atti di misericordia messi in pratica dal credente siano il mezzo privilegiato per ricevere la Misericordia di Dio, e di come prima ancora delle azioni sia fondamentale verificare l’intenzione che le muove dal cuore.
Un grande ringraziamento va al paese dell’Uzbekistan il cui presidente Mirziyoyev, con una visione lungimirante, sta attuando un piano di valorizzazione, restauro e rinnovamento del patrimonio artistico, culturale, religioso e sapienziale dell’Uzbekistan: Samarcanda, capitale dell'antica Via della Seta che era anche Via della Conoscenza tra i popoli, rappresenta in questo senso un esempio dove la modernità non impedisce ma anzi sostiene la vitalità di un immenso patrimonio tradizionale.
Il dialogo tra l’Islam d’Occidente con quello del Centro Asia, luogo di nascita e insegnamento di molti dei sapienti più rilevanti della tradizione islamica, costituisce una possibilità molto interessante e utile per adattare oggi i principi dell’Islam alle sfide intellettuali anche per i musulmani che vivono in Occidente.
Al seguente link una riflessione a questo riguardo appena pubblicata dalla rivista Sacrum et Polis.
Leggi il testo della Dichiarazione Finale.
Un momento di preghiera e raccoglimento in onore dell’imam al-Bukhari nel complesso che ospita il suo mausoleo e una scuola per lo studio della scienza degli Hadith