In Kazakhstan si riuniscono i leader delle religioni del mondo

Pubblicato il 17 settembre 2022

In Kazakhstan si riuniscono i leader delle religioni del mondo

Hanno partecipato oltre 100 invitati da 50 paesi, incluso Papa Francesco e l’Imam Ahmad al Tayeb di Al-Azhar

Si è concluso giovedì 15 settembre 2022 a Nur Sultan, nome provvisorio della capitale del Kazakhstan, il “VII congresso dei leader delle religioni e tradizioni del mondo”.


Segnaliamo due articoli in merito pubblicati sul quotidiano AvvenireLa luce e il potere della fratellanza e sulla rivista Formiche.netCosa (non) hanno detto i leader religiosi in Kazakistan, insieme alla videointervista all'Imam Yahya Pallavicini su La Repubblica TV


Nella sessione iniziale, oltre a Papa Francesco, hanno preso parte il presidente della repubblica del Kazakhstan Kassym-Jomart Tokayev, Sheikh Ahmed El Tayeb, Grand Imam di al-Azhar, il metropolita Antony Volokolamskii, Segretario del Dipartimento per le relazioni con le chiese estere del Patriarcato di Mosca, il rabbino capo sefardita di Israele Yitzhak Yosef e il Segretario Generale dell’ONU António Guterres con un messaggio video.

Fin dalla sessione plenaria sono intervenute le guide delle principali confessioni e tradizioni spirituali nel mondo, tra cui: Patriarca Theophilos Ill, Primate della Chiesa Ortodossa di Gerusalemme; Miguel Ángel Moratinos, Sottosegretario Generale alle Nazioni Unite e Alliance of Civilizations; Li Guangfu, Presidente dell’Associazione Taoista Cinese; David Lau, Rabbino Capo ashkenazi di Israel; Allahshukur Pashazade, Presidente dell’Assemblea Islamica del Caucaso; Qibla Ayaz, Presidente del Consiglio del Credo Islamico della repubblica islamica del Pakistan; Mufti Sheikh Ravil Gaynutdin, Presidente dell’Assemblea religiosa dei musulmani della Federazione Russa; Salim Mohammed A. Almalik, Direttore Generale ICESCO (Islamic World Educational, Scientific and Cultural Organization); Masanori Fujie, Managing Director di «Jinja Honcho» degli Scrigni Shinto; Azza Karam, Segretario Generale Religions for Peace; Hirotsugu Terasaki, vicepresidente Soka Gakkai Buddhist Society; Giudice Mohammed Abdel Salam, Segretario Generale del Consiglio Islamico dei Saggi; Mons. Khaled Akasheh, capo ufficio per l'Islam presso il Pontificio consiglio della Santa Sede per il dialogo interreligioso; SE Khaled Bin Khalifa Al-Khalifa, Presidente Board of Trustees del King Hamad Global Centre for Peaceful Coexistence; Hojjatul-Islam Wal-Muslemin Hamid Huali Shahriari, Segretario Generale dell’Assemblea Mondiale per la convergenza delle scuole di giurisprudenza islamiche; Mufti Saidmukarram Abdukodirzoda, Presidente del Consiglio degli Ulema della repubblica del Tajikistan

Dall’Italia è intervenuto l’Imam Yahya Pallavicini, vicepresidente COREIS.


Leggi l'intervento dell'imam Yahya Pallavicini


Una sessione sul valore del contributo delle donne nelle religioni è stata moderata dalla reverenda Jo Bailey Wells, Rappresentante Speciale per la Chiesa di Inghilterra e Vescovo di Dorking, e dal Mufti Nauryzbai kazhy Taganuly, Presidente di “Spiritual Administration” dei musulmani del Kazakhstan, con interventi di Mahmud Erol Kiliç, Direttore Generale di Research Centre for Islamic History, Art and Culture (IRCICA - Organization of Islamic Cooperation) e Ms. Afra Mohamed Al Saabri, Direttrice Generale dell’Ufficio del Ministero della Tolleranza e Coesistenza degli Emirati Arabi Uniti.
Hanno inoltre preso parte il Ministro Muhammad Mukhtar Jumua (Egitto), Saleh bin Abd al-Aziz Al Shaykh, delegato del custode delle due moschee e Ministro del Regno dell'Arabia Saudita e il Presidente Yahya Cholil Staquf, Nahdlatul Ulama (Indonesia).

Nella dichiarazione finale del Congresso, adottata a maggioranza dai partecipanti, si legge che i leader religiosi “esprimono una ferma volontà di contribuire alla creazione di condizioni per la riconciliazione e il dialogo tra le parti in conflitto” e, inoltre, riconoscono “l’importanza e il valore del Documento veramente storico sulla Fraternità umana per la pace nel mondo e la convivenza tra la Santa Sede e Al-Azhar (adottato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite con risoluzione A/RES/75/200 del 21 dicembre, 2020), divenuto una prova di buona volontà e di un approccio costruttivo in nome della pace, dell'armonia, del rispetto reciproco e della tolleranza tra i credenti”.
“Riconosciamo – si legge inoltre – l'importanza storica e il valore della Dichiarazione della Mecca, adottata su iniziativa della Lega mondiale musulmana nel maggio 2019 alla Mecca, che invita al dialogo, alla comprensione reciproca e alla cooperazione per il bene comune”.

Imam Yahya Pallavicini insieme al Direttore Generale dell'ICESCO Salim Al Malik