La comunità ucraina di Milano riceve il saluto di Pace dei musulmani durante la messa

27 febbraio 2022

La comunità ucraina di Milano riceve il saluto di Pace dei musulmani durante la messa

Chiesa dei Santi Giacomo e Giovanni di Milano in via Giuseppe Meda 50

Oggi una delegazione di musulmani della moschea al-Wahid di Milano ha visitato i fedeli ucraini della vicina chiesa: “Agli ucraini in Italia il nostro sostegno e preghiere”

Nel ringraziare di cuore per l'ospitalità in chiesa la comunità ucraina e il sacerdote don Krupa, riportiamo integralmente il messaggio letto dall’imam Yahya Pallavicini, presidente della COREIS, alla fine della messa domenicale.

Al termine della celebrazione, la delegazione di musulmani milanesi della vicina moschea Al-Wahid ha lasciato in dono ai fedeli ucraini milanesi un centinaio di colombe come piccolo segno di fratellanza e vicinanza spirituale.


Milano, 27 febbraio 2022 

Gentile Don Igor Krupa,

cappellano della missione per i fedeli Ucraini cattolici di rito bizantino San Josaphat presso la Chiesa dei Santi Giacomo e Giovanni di Milano in via Giuseppe Meda 50.

Sono l'imam Yahya Pallavicini e trasmetto il saluto di una delegazione di famiglie musulmane che vive e partecipa alle attività religiose della vicina moschea al-Wahid di Milano, la moschea dell’Unico Dio, in via Giuseppe Meda 9.

Salutiamo Lei parroco Krupa e le famiglie della comunità cristiana Ucraina riunite questa domenica in questa chiesa con il saluto di Pace, al-salam, che è, secondo la dottrina islamica, una qualità santa di Dio verso la quale ogni credente tende nella vita.

Salutiamo e onoriamo i santi di questa chiesa, i “figli del tuono” Giacomo e Giovanni, apostoli di Gesù, su di lui la Pace, e San Josaphat, patrono della chiesa cattolica in Ucraina.

In questo mese di febbraio, abbiamo celebrato il terzo anniversario del Documento sulla Fratellanza Umana e per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune, scritto, firmato e presentato da Papa Francesco e l’imam di al-Azhar shaykh Ahmad al-Tayyeb. Come testimoni presenti nella capitale degli Emirati Arabi Uniti nel 2019 partecipiamo con la Santa Sede, la Chiesa Cattolica e l’Arcidiocesi di Milano a questa vicinanza spirituale nella fede e nella preghiera e nella collaborazione interreligiosa.

La pandemia ha costretto i credenti e i cittadini del mondo alla preghiera per la salute, alla speranza di una cura dalla malattia, al ritiro e al distanziamento dai pericoli di un contagio. Abbiamo messo in pratica l’antico insegnamento di allontanarci dal male e dalla corruzione per cercare e trovare rifugio nel bene della religione e della conoscenza di Dio.

Ora che questa piaga mondiale sembra ridursi, un’altra piaga più antica sembra ripresentarsi: l’affermazione violenta di un potere individuale che invade terre e proprietà altrui, distrugge popoli e credenti e sparge sangue, con il pretesto del buon vicinato da imporre con il tradimento dei patti e la falsificazione delle regole.

Da anni, partecipiamo dell’amicizia del parroco del vicino santuario di Santa Maria di Caravaggio dove abbiamo salutato SE l’arcivescovo di Milano Mons. Mario Delpini nella sua visita pastorale. Crediamo che questa amicizia e vicinanza non sia solo una questione di metri di distanza tra la nostra moschea di via Giuseppe Meda 9 e la chiesa di Santa Maria nel quartiere di Porta Ticinese, nella zona dei Navigli o all’interno del Municipio 5 ma sia anche una vicinanza di fratellanza spirituale e di una comune devozione per il simbolo e la santità di Maria nel Cristianesimo e nell’Islam.

La vicinanza è fratellanza nella comune ricerca di Pace, rispetto, collaborazione e amicizia. La vicinanza non è una colonizzazione, l’artificio di un territorio cuscinetto da invadere per garantire il proprio imperialismo commerciale, edilizio e paesaggistico e distruggere una tradizione di culto e cultura, dialogo e coesione sociale.

Domani la comunità musulmana internazionale e la nostra moschea ospita una preghiera che ricorda una riunione rituale di tutti i profeti insieme sulla roccia di un tempio a Gerusalemme. Si tratta di una tappa benedetta di un viaggio notturno dove i profeti si scoprono fratelli nella preghiera prima di un’ascesi spirituale alla visione del volto di Dio che Si manifesta nella contemplazione di Sé Stesso in una icona che rappresenta la vera Pace interiore e integrale.

Alcuni maestri ci ricordano che gli uomini sono increduli, non riescono a credere alla grazia di Dio, e così fanno del male a loro stessi e inventano alibi per negare la fede e attaccare i credenti e i cittadini onesti. Il vero obiettivo di questi aggressori è impedire agli uomini e alle donne, agli anziani e ai giovani, alle famiglie e alle comunità di praticare la vita e la religione con piena libertà, dignità e apertura. Il vero obiettivo del male è impedire ai vicini di essere veramente vicini e di poter essere insieme viandanti e viaggiatori nella pratica della Pace.

Oggi siamo qui come musulmani della vicina moschea di via Giuseppe Meda 9 nella vicina chiesa di via Giuseppe Meda 50 a portare la nostra vicinanza alla comunità di famiglie cristiane Ucraine di Milano, a pregare per la salute e la vita dei vostri parenti e amici in Ucraina, a onorare il ricordo dei santi e dei defunti in Ucraina e a portarvi un saluto religioso e un simbolo di Pace. Abbiamo portato un’offerta di un dolce italiano, un centinaio di colombe da gustare nelle vostre case, con l’augurio che possa essere un piccolo conforto di fratellanza e vicinanza. 

Che Dio benedica voi e questa nobile e umile comunità cristiana Ucraina a Milano e in Italia. Pace.

Imam Yahya Pallavicini