Unità e Fratellanza da Abu Dhabi in Italia

7 maggio 2022

Unità e Fratellanza da Abu Dhabi in Italia

Abu Dhabi

I Ministri degli Affari Religiosi del Regno di Giordania, della Repubblica Araba d’Egitto, Siria, Marocco, Pakistan, Turchia, Azerbaijan, Cambogia, Indonesia, Malesia, Benin, Gambia, Sudan hanno aderito all’invito del Ministro per la Tolleranza e la Coesistenza degli Emirati Arabi Uniti, shaykh Nahyan bin Mubarak Al Nahayan, partecipando ad Abu Dhabi al secondo congresso del WMCC World Muslim Communities Council, il congresso del Concilio Mondiale delle Comunità Musulmane, sul tema dell’Unità della Comunità Islamica.

(In copertina: Shaykh AbdAllah Bin Bayyah, fondatore del Forum per la Pace)

Il convegno internazionale ha ospitato la partecipazione anche del segretario generale dell’OIC Organizzazione della Cooperazione Islamica, Hussain Ibrahim Taha, e di alti rappresentanti dell’ICESCO, Lega Musulmana Mondiale e dell’Accademia Internazionale del Diritto Islamico.

Dopo l’interruzione per la pandemia, il congresso ha riunito rappresentanti musulmani da centinaia di Nazioni da tutte le Regioni del mondo, dal mufti dell’Australia, alla direttrice delle donne musulmane nel Nepal, al mufti del Tajikistan, al coordinatore dei centri islamici in America Latina, ad una significativa rappresentanza dall’Africa con la partecipazione, tra gli altri, del mufti dell’Uganda e della Mauritania.

Rilevante anche la rappresentanza dall’Europa, con i mufti della Russia e dell’Ucraina, Bosnia, Cecenia, Tatarstan accanto ai delegati musulmani dal Regno Unito, Belgio, Estonia, Finlandia, Germania, Islanda, Svizzera. Dall’Italia, presente il presidente della COREIS e due delegati della Grande Moschea di Roma, Sabrina Lei e Nader Akkad.

Prof. Benarafa presenta il messaggio dell'ICESCO

Il Presidente della COREIS con il Ministro  per gli Affari Religiosi  Muhammad Mukhtar Gomaa della Repubblica Araba d'Egitto

La COREIS è membro fondatore nel 2018 del Consiglio esecutivo del WMCC il Concilio Mondiale delle Comunità Musulmane presieduto da Ali Rashid Al Nuaymi e dal segretario generale Muhammad Bechari, cittadino francese di origine marocchina residente ad Abu Dhabi. Per l’Islam Italiano si tratta di una delle piattaforme internazionali più interessanti di coordinamento e confronto con le Istituzioni religiose ed accademiche del mondo musulmano contemporaneo impegnate nella testimonianza virtuosa di una moderazione come antidoto all’estremismo.
La partecipazione costante di eminenti ed autentiche personalità religiose e spirituali dell’attualità del pensiero islamico come lo shaykh AbdAllah Bin Bayyah e lo shaykh Habib Ali al-Jifri che hanno ospitato quest’anno l’imam Yahya Pallavicini nelle loro rispettive residenze per approfondimenti insieme all’imam di Makkah Salih bin Abdullah al Humaid e al consigliere Usama al-Sayyid al-Azhari dall’Egitto consolida e sviluppa l’aggiornamento intellettuale e l’adattamento dottrinale, secondo tempi e contesti diversi, con beneficio anche per il ruolo di ritrasmissione e rappresentanza esercitato dalla COREIS in Italia.

Il segretario generale del Consiglio dei Saggi Musulmani, giudice Muhammad Abd al-Salam, riceve l'imam Yahya Pallavicini nella sede di Abu Dhabi

Il tema dell’Unità nell’Islam e nella comunità musulmana rischia di essere ostaggio di polarizzazioni tra Oriente e Occidente, religione e politica, tradizione e modernità, soprattutto se, da un lato, si assiste all’abbandono dei riferimenti sapienziali per una artificiosa conversione acritica al pensiero filosofico moderno e, da un altro lato, si assiste alla ideologizzazione politica e radicale del formalismo come apologia di una identità svuotata di reali contenuti religiosi.
Rinnovare la specificità della civiltà islamica in Europa, secondo la sua storia e valori universali, senza grossolane e superficiali omologazioni e semplificazioni, nel dialogo con tutte le culture e le comunità religiose è stato il tema dell’incontro del presidente della COREIS con il giudice Abd al-Salam, segretario generale del Consiglio dei Saggi Musulmani presieduto dall’imam Ahmad al-Tayyeb e principale interlocutore e firmatario del documento sulla Fratellanza con Papa Francesco.