Sermoni

Hajj, il Pellegrinaggio

La prima casa fondata per gli uomini è quella di Bakka. È benedetta, una guida per l’intera creazione; vi si trovano segni evidenti come la stazione di Abramo, e chi vi entra è al sicuro. Gli uomini – quelli di loro che possono compiere quel viaggio – devono recarsi in pellegrinaggio alla Casa come tributo ad Allah. E quanto a chi non crede, ebbene, Allah è indipendente dai mondi.

Surat Al Imran, la famiglia di Imran, III: 96-97


O credenti, benvenuti al mese del pellegrinaggio, dhu-l-hijjah.

Il profeta Muhammad () nel racconto del suo pellegrinaggio alla sacra Casa di Allah ha invocato: labbayka Allahumma labbayka, labbayka la sharika laka labbayka, inna al-Hamda wa ni’mata laka wa-l-mulk la sharika lak

O Allah, eccomi a Te, Tu non hai associati, eccomi a Te. In verità la lode e la grazia appartengono a te come la Maestà, Tu non hai associati.

Dopo aver completato questo saluto al centro spirituale, il profeta Muhammad () si è indirizzato verso Safa e volgendosi da questa collina verso la qibla, ha invocato:

La ilaha illa Allah waHdahu la sharika lahu lahu al-mulk wa lahu al-Hamd wa huwa ‘ala kulli shay’in qadir la ilaha illa Allah waHdahu anjaza wa’dahu wa naSara ‘abdahu wa hazama al-ahzaba waHdahu

Non c’è divinità se non Allah, Uno, senza associati, a Lui appartengono la Maestà e la lode ed Egli è su tutte le cose Potente. Non c’è divinità se non Allah Solo, che conferma la Sua promessa, rende vincente il Suo servo e instrada i suoi confederati uniti.

 

Al pellegrino che entra all’interno dello spazio sacro del centro spirituale è raccomandato di recitare: a’udhu bi-Llahi al-‘aZim wa bi-wajhi al-karim wa sulTanihi-l-qadim min al-shayTani al-rajim. Bismillah allahumma Salli ‘ala Muhammad wa alihi wa sallam. Allahumma ghfir li dhunubi wa ftaH li abwaba raHmatika

Cerco rifugio in Allah il Magnifico, cerco rifugio con il Suo onore e la Sua gloria eterna e la Sua autorità perenne, dal demonio lapidato. Nel Nome di Allah, mio Signore benedici Muhammad e la sua famiglia! O mio Signore, perdona i miei peccati e apri per me le porte della tua Misericordia.

Appena si vede la Ka’ba, il pellegrino dice: allahumma zid hadha al-bayti tashrifan wa ta’Ziman wa takriman wa mahabbatan wa zid min sharfihi wa karamihi mimman Hajjahu tashrifan wa takriman wa ta’Ziman wa birran.

Allahumma anta al-salam wa minka al-salam fa-Hayyina rabbana bi-l-salam.

Mio Signore, incrementa di questa Casa l’onore, la dignità, il rispetto e attribuisci a tutti coloro che la visitano in pellegrinaggio onore, dignità, rispetto e rettitudine.

Mio Signore, Tu sei la Pace, da Te viene la Pace. O Allah! Facci vivere in Pace!

Quando il pellegrino inizia i tawaf, le circoambulazioni della Ka’ba, invoca: bismillah wa Allahu akbar, allahumma imanan bika wa taSdikan bi-kitabika wa wafa’an bi’ahdika wa ittiba’an li-sunnati-n-nabiyyi SallAllahu ‘alayhi wa sallam

Nel Nome di Allah, Allah è più grande. Inizio questo tawaf credendo in Te, testimoniando la verità del Tuo Libro, realizzando il mio Patto con Te, seguendo l’esempio del Profeta, su di lui la Pace.

E si completano i giri concentrici verso la Ka’ba salutando sette volte la pietra nera e l’angolo Yemenita.

Poi per sette tratti si parte da Safa e si torna a Safa passando per Marwa e il Profeta () recitava:

Rabbi ghfir wa rHam wa ihdini al-sabili, innaka anta al-‘azz al-akram

O mio Signore perdonami e abbi Misericordia di me, guidami sulla retta via, Tu sei il più onorevole, il più degno.

Al termine di questa corsa a ritmi alternati, secondo una tradizione di Ibn ‘Abbas (), il pellegrino trova la soddisfazione della sua sete bevendo dalla fonte miracolosa di zam-zam e rivolgendo la seguente supplica:

Allahumma inni as’aluka ‘ilman nafi’an wa rizqan wasi’an wa shifa’an min kulli da’in

O Allah! Concedimi il beneficio della Conoscenza, la partecipazione alla provvidenza e la cura da ogni male.

E durante il Hajj, il momento centrale è ‘Arafah, la giornata di viaggio da Mina ad ‘Arafah e ritorno passando da Muzdalifa a Makkah. In questa piana, i musulmani anticipano il giorno della grande assemblea e possono rivolgere per ore preghiere e invocazioni, assumendo la posizione eretta, in piedi, di fronte ad Allah.

Al-Bayhaqi () ritrasmette da ‘Ali () la supplica che il Profeta () pronunciava il giorno di ‘Arafah:

La ilaha illa Allah waHdahu la sharika lahu lahu al-mulk wa lahu al-Hamd wa huwa ‘ala kulli shay’in qadir. Allahumma ij’al fi baSri nuran wa fi sam’i nuran wa fi qalbi nuran. Allahumma ashraH li Sadri wa yassir li amri. Allahumma a’udhu bika min waswasi-S-Sadri wa shatati-l-amri wa sharri fitnati-l-qabr wa sharri ma yaliju fi-l-layli wa sharri ma yaliju fi-n-nahar wa sharri ma tahubu bihi al-riyaH wa sharri bawaiqi-d-dahr

Non c’è divinità se non Allah Solo. Egli non ha associati. A Lui appartiene il regno e la lode ed Egli è Potente su tutte le cose. Mio Signore, illumina la mia vista, il mio udito, il mio cuore! Mio Signore, apri il mio petto e facilita il mio compito. Mio Signore, cerco rifugio presso di Te dal diavolo tentatore, dalla confusione, dalle prove nel sepolcro, dal demonio che agisce di giorno e di notte, dal diavolo che è trasportato dalle correnti e dalle pene di questo mondo.

Al-Tirmidhi () ritrasmette da ‘Ali () un’altra supplica ricorrente ai tempi del Profeta () mentre soggiornava ad ‘Arafah:

Allahumma laka al-Hamdu kalladhi naqulu wa khayran mimman naqulu. Allahumma laka Salatiy wa nusukiy wa maHyayi wa mamatiy wa ilayka ma abiy wa laka rabbi turathiy. Allahumma inni a’udhu bika min ‘adhabi-l-qabr wa waswasati-S-Sadr wa shatati-l-amr. Allahumma inni a’udhu bika min sharri ma tahubbu bihi al-riH

O Signore, a Te la lode. O mio Signore, come diciamo e meglio di come diciamo. O mio Signore, le mie preghiere, la mia adorazione, la mia vita e la mia morte sono tutte per Te. O mio Signore, cerco rifugio in Te dai tormenti della tomba, dai sussurri del demonio, dalla confusione e dal male portato dai venti.

subHana dhi-l-‘izzati wa-l-jabatut subHana dhi-l-qudrati wa-l-malakut subHana al-Hayy alladhi la yamut la ilaha illa huwa yuHyi wa yumyitu wa huwa Hayyun la yamutu subHanAllah rabbi-l-‘ibadi wa-l-biladi wa al-Hamdulillahi kathiran Tayyiban mubarakan ‘ala kulli Halin Allahu akbaru kabiran rabbuna jalla jalalahu wa qudratuhu bi-kulli makanin

Gloria al Maestro dello splendore e dei regni superiori! Gloria al Maestro della potenza e dei regni spirituali! Gloria al Vivente che non muore mai! Non c’è divinità che non sia Lui che dà la vita e dà la morte e che è Vivente e non muore! Gloria ad Allah, il Signore dei servitori e delle nazioni, sia lode ad Allah abbondantemente, lode eccellente, benedetta in ogni stato! Allah è più grande, immenso! Nostro Signore, siano magnificati la Sua Maestà e la Sua Capacità, Egli è in ogni luogo!

 

Cari fratelli e sorelle,

‘Ali () ha riportato che il profeta Muhammad (), durante le notti della prima decade di questo mese, integrava questa invocazione e invita i musulmani a recitarla. Coloro che lo fanno avranno la ricompensa di colui che ha realizzato il pellegrinaggio alla Casa sacra di Allah, di colui che ha visitato la tomba del Profeta e che ha combattuto sulla Sua Via. Non ci sarà richiesta che egli faccia che non venga esaudita. Se questa preghiera viene fatta ogni notte, Allah () gli garantirà l’accesso al Firdaws Supremo e gli cancellerà ogni cattiva azione. Gli verrà detto: “puoi ricominciare a contare le tue azioni (ista’nif al-‘amal)!”.

Abu Hurayra () ha narrato che l’inviato di Allah () ha detto: “Colui che il giorno di ‘Arafat, offre una preghiera di 4 raka’at, tra la salat al-dhuhr e la salat al-‘asr, recitando in ogni serie una volta la surat al-fatiha e 50 volte la surat al-ikhlas, gli vengono iscritte un milione di buone azioni, per ogni lettera della Rivelazione che avrà recitato, sarà innalzato di un grado del Paradiso, ogni grado essendo separato dall’altro da 500 anni. Inoltre, Allah lo sposerà, per ogni lettera del sacro Corano con 70 huri, ogni hurisarà accompagnata da 70.000 tavole di perle e giacinto dove si troveranno 70.000 piatti di carne di uccello tenerissima, fresca come la neve, dolce come il miele, profumata come il muschio, senza azione del fuoco o del ferro, il cui gusto è immutato alla fine come all’inizio.

Di seguito verrà nelle loro residenze un uccello con le due ali di giacinto rosso, con il becco d’oro, con altre 70.000 ali, che si esprimerà con una voce dolce, in un modo che nessuno ha mai sentito qualcosa di simile: “Siate benvenuti, o gente di ‘Arafat!”. Questo uccello scenderà sul piatto dell’uomo (che ha fatto questa recitazione) in questa compagnia, e l’uomo vedrà uscire dalle ali di questo uccello 70 tipi di alimenti che gusterà. Dopo, l’uccello volerà. Quando l’uomo che ha fatto questa preghiera sarà messo nella tomba, una luce che corrisponde ad ogni lettera del Corano si illuminerà in modo da fargli vedere i tawaf che vengono svolti intorno alla Casa di Allah e una delle porte del Paradiso gli verrà aperta. Allora questa persona beata dirà: “Signore, fai venire l’Ora del Giudizio! Signore, fai venire l’Ora!”, e questo succede in virtù della visione della ricompensa e dei prodigi di Allah.

Che Allah accetti il nostro sacrificio e il pellegrinaggio dei pellegrini che oggi sono a Makkah prima di ritirarsi a Mina e iniziare il rito già avviato con l’intenzione e la purificazione e il cambiamento dagli abiti ordinari.


Imam Yahya