Inna Allah wa malaikatahu yuSalluna ‘ala al-nabiyy ya ayyuha alladhina amanu Sallu ‘alayhi wa sallimu tasliman
In verità Allah e i Suoi angeli pregano per il Profeta, e voi che credete, anche voi pregate per lui e augurategli Pace.
Surat al-AHzab, le fazioni alleate, XXXIII: 56.
O credenti, siamo onorati di rinnovare la notizia sulla nascita del profeta Muhammad, sallAllahu ‘alayhi wa sallam.
Ecco come lo shaykh Abu al’Abbas al-Mursi () descrive all’imam al-Busiri () il nostro amato Profeta ():
«I profeti sono creati di Misericordia (Rahma) e il nostro Profeta () è l’essenza della Misericordia (’ayn al-rahma); come dice Allah (SwT): “Wa ma arsalnaka illa rahmata lil’alamin”, E noi non ti abbiamo inviato se non come una misericordia per i mondi.
Il Profeta Muhammad () ha richiamato l’umanità verso Allah con visione chiara, prove evidenti e con il metodo più lineare e abbreviato. Ha sollecitato ognuno a viaggiare sulla via della rettitudine e a schivare le strade inferiori. Il Profeta () non ha trasmesso nulla che potesse essere di sostegno all’avvicinamento verso Allah che non fosse anche accompagnato da un invito alle genti di adesione e non ha insegnato alcun dettaglio di comportamento senza che lui stesso ne avesse beneficiato. Egli non ci ha trasmesso nulla di ciò che può allontanare da Allah se non ammonendo contro di esso e non ha lasciato traccia di azioni che possano alienare da Allah senza raccomandarsi di astenersene.
Il Profeta Muhammad () era infinito, infaticabile nei suoi consigli sinceri di convertire i servitori lontano dalle mire dell’alienazione e dai campi della distruzione, finché le ombre oscure del politeismo sono svanite e le false alternative rimosse, a beneficio del sorgere delle luci del nuovo giorno della fede.
Il Profeta Muhammad () ha elevato lo stendardo della religione, ha completato il suo ordine, ha stabilito i suoi obblighi e precetti spiegando ciò che è giusto e ciò che è proibito. Con lo stesso modo con il quale ha spiegato le regole legali ai suoi compagni ha anche ampliato l’orizzonte della loro comprensione.
Un ritrasmettitore narra che in virtù di questa apertura del Profeta () persino quando la sua presenza si è ritirata, i compagni potevano ancora cogliere la conoscenza dagli uccelli che volano nei cieli. ikraha fi al-din qad tabbayyana al-rushdu min al-ghayy, Non c’è coercizione nella religione, in verità la rettitudine ben si distingue dall’errore. Al-yawm akmaltu lakum dinakum wa atmamtu ‘alaykum ni’mati wa raDiytu lakum al-islam dinan, In questo giorno vi ho reso perfetta la vostra religione e ho completato su di voi i miei favori e Mi è piaciuto darvi come religione l’islam.
E il Profeta Muhammad () ha detto: “la ho lasciata (la religione) bianca, chiara”.
Possa Allah ricompensarlo con la migliore ricompensa da attribuire ad un Profeta in nome della sua comunità.
Quando il Profeta Muhammad () ha completato pienamente il metodo della via della retta conduzione chiarendo le vie dei servitori per raggiungere Allah, Allah lo ha elevato ad una stazione che è migliore e più adeguata per lui. Questo è avvenuto dopo che Allah gli ha presentato una scelta, e lui ha scelto la compagnia dell’assemblea sublime, la più elevata (al-rafiq al-a’la).
A seguito di questa ricollocazione, Allah ha disposto sulla terra la testimonianza di alcuni richiamatori (du’at) che continueranno permanentemente con ciò che essi hanno ereditato da lui. Allah (SwT) ha caratterizzato così la loro esistenza e li ha qualificati a tale funzione: Qul hadhihi sabili ad’u ila Allah ‘ala baSiratin ana wa man ittaba’ni, Dì: “Questo è il mio sentiero. Io chiamo ad Allah fondandomi su una prova evidente, io e quelli che mi seguono”».
Cari fratelli e sorelle,
alhamdulillah, che Profeta è nato per la nostra comunità di credenti!
Dal commentario dello shaykh Ibn Ajiba () impariamo:
«Allah ha stabilito che l’inviato di Allah Muhammad () possiede gli attributi di perfezione. Su questa base, l’imam al-Busiri () trae la conclusione che egli ha perfezionato i tratti interiori ed esteriori del Profeta con l’eccellenza. Allah ha riunito per lui una bellezza di sembianze, un carattere nobile e virtuoso, secondo la citazione “il senso e la forma del Profeta hanno realizzato la perfezione”.
Poi viene detto che Allah ha incrementato nel Profeta () onore e dignità facendolo avvicinare a Sé come un amato. Così Allah ha innalzato la sua stazione, nobilitato il suo statuto, lo ha reso prossimo a Sé e gli ha conferito la più grande porzione di beneficio.
Allah (SwT) ha reso il Profeta () naturalmente predisposto verso il bene durante la sua infanzia e lo ha preservato dalle impurità dell’ignoranza del suo periodo. Il profeta Muhammad () è il più lodato della creazione agli occhi di Allah e il più nobile dell’umanità.
Il Profeta () disse: “Quando ero giovane gli idoli mi erano detestabili”, “Non ho mai pensato di fare nessuna delle azioni che venivano compiute durante il periodo dell’ignoranza eccetto due volte ma Allah mi ha preservato e non le ho compiute”.
Lo statuto del Profeta continuava a crescere man mano che il sostegno di Allah aumentava. Così, la sua attenzione per Allah si sviluppava e si stabilizzava e la brezza fragrante della misericordia lo accompagnava, mentre le illuminazioni delle scienze mistiche sorgevano nel suo cuore finché ha raggiunto lo statuto più elevato e l’onore della profezia e oltre ancora ().
Il Profeta è stato educato nei suoi primi anni nelle migliori condizioni. Era il più affidabile ed equilibrato tra le genti e Allah gli ha riunito i tratti della bontà per meritare, durante la sua gioventù, il titolo di al-Amin (l’affidabile) e venne preparato per l’immenso onore che Allah aveva predisposto per lui.
Da Ibn Mas’ud () riceviamo la seguente tradizione del Profeta ():
“Allah, Sublime e Maestoso, ha osservato i cuori dei servi sinceri e ha scelto da loro il cuore di Muhammad () e lo ha avvicinato a Sé, gli ha mandato il Suo Messaggio e lo ha eletto come amato. Il suo nome e attributo è scritto nella Torah: Muhammad, l’amato del Misericordioso, Habib al-Rahman.”
L’imam al-Jazuli () insegna:
«La realtà Ahmadiana è parte di un segreto nascosto il cui carattere è conosciuto e custodito da Allah (SwT). I credenti possono comprenderne una dimensione tramite la forma Muhammadiana che ne può rappresentare o includere solo una proiezione. Inoltre, i credenti sono di differenti livelli quando si tratta della loro capacità di cogliere la Sua vicinanza.
Il principale ricettacolo di comprensione della prossimità di Allah nel Profeta Muhammad () sono i quattro califfi ben guidati: Abu Bakr, Umar, Uthman, ‘Ali () che sono i compagni più vicini a lui. Eppure, nel loro sviluppo spirituale anche la loro comprensione della Realtà Muhammadiana si è articolata e modulata. Essi hanno scoperto e realizzato la realtà del Profeta () nella condizione dove si trovavano.
Ad esempio, nel caso di ‘Ali (), il tratto predominante era la sua conoscenza giuridica e il suo principale stato di espansione si è estinto in quella condizione perché è in quello stato che ha incontrato l’eredità del Profeta (). Infatti, l’espansione è un tratto dell’anima che, per quanto tu possa cercare di mettere a tacere, non rimane in silenzio.
Nel caso di Uthman () il tratto predominante era la meditazione sulle scienze sacre ed è in questo stato che ha incontrato l’eredità del Profeta (). Per quanto riguarda ‘Umar (), il suo tratto era la contemplazione delle scienze, di conseguenza, egli ha compreso l’intelletto dell’Inviato di Allah, essendo la contemplazione un aspetto dell’intelletto.
Infine, Abu Bakr () aveva come tratto predominante la comprensione delle realtà e il suo stato di contrazione si è realizzato in quell’aspetto, è così che egli comprendeva lo spirito del Profeta (). Questo perché la contrazione rispetto alle scienze delle realtà spirituali corrisponde ad uno stato dello spirito. Il tratto dominante dello spirito è il silenzio. Per questo è detto che, per quanto tu ti sforzi di far esprimere lo spirito, esso non parlerà.
In conclusione, nonostante il fatto che tutti i quattro califfi hanno una conoscenza o uno stato predominante o una stazione riconosciuta tra le stazioni spirituali, essi restano guide anche di rami del sapere e della saggezza che non sono predominanti in ciascuno di loro e sorpassano coloro che predominano in un particolare stato o stazione, pur essendo riconosciuti per un tratto predominante.»
Imam Yahya