Sermoni

Rumi

Noi abbiamo creato l’uomo e sappiamo quel che la sua anima gli sussurra, Noi siamo più vicini a lui della sua stessa carotide. – All’incontro con i due che accolgono, l’uno seduto a destra e l’altro a sinistra, - ogni parola che l’uomo dirà sarà in presenza di un sorvegliante pronto.

Surat Qaf, L: 16-18.


O credenti bentornati ad una nuova occasione di conoscenza della natura umana e del rapporto tra intenzioni, disposizioni, inclinazioni, destini e l’articolazione della Volontà di Allah.

Due maestri danno una interpretazione differente inciò che la Rivelazione sottintende quando dice: na’lamu ma tuwaswisu bihi nafsuhu, sappiamo ciòche la sua anima gli sussurra. Secondo al-Qushayri () “ciò” si riferisce alla inclinazione dell’uomo, da Adam () in poi, di inseguire l’attrazione per possedere e assaporare qualcosa di proibito. Secondo Ibn Ajiba () “ciò”si ferisce alla facoltà di conoscenza di Allah che è ben consapevole di quello che l’anima sussurra all’uomo.

Anche quando si arriva al proseguimento del primo versetto: wa naHnu aqrabu ilayhi min Habli al-waridi, Noi siamo più vicini a lui della sua stessa carotide, alcuni commentatori si trovano in difficoltà nel dare spiegazioni. Ibn Kathir () attribuisce il soggetto della vicinanza agli angeli mentre altri commentano questa espressione sottolineando l’onnipotenza di Allah sul servizio degli angeli nella loro fedele funzione di accogliere e assistere il defunto nell’esame delle sue azionisulla terra.

Lo stesso ‘Abd al-Razzaq al-Qashani () nel suo commentario esoterico, chiama in causa Ja’far al-Sadiq () e lo shaykh AbdAllah Ansari () e lo shaykh Shihab al-din Suhrawardi () a sostegno di questa delicata interpretazione sulla rappresentazione simbolica ma effettiva dell’immanenza di Allah.

L’insegnamento misterioso è quello del richiamo all’intelletto del credente musulmano sulla presenza e sulla vicinanza di Allah in tutti i segni della Sua manifestazione e, in particolare, al suo servo dotato di questa facoltà di cogliere questapresenza e vicinanza. Il peccato dell’uomo è infatti quello di dimenticare queste facoltà e di inseguire le suggestioni alternative e illusorie che gli vengono sussurrate nell’anima, confondendo ciò che è veramente Vicino con ciò che è invece lontano mentreciò che è distante dalla Verità diventaqualcosa di “vicino”all’intimo della propria anima.

Al-mutalaqqiyani, i due sorveglianti che vegliano alla destra e alla sinistra del defunto sono gli angeli che hanno il compito di trascrivere e leggere esrotolare gli appunti sulle opere giuste e ingiuste che la creatura ha compiuto nella vita. Secondo al-Tabari () l’angelo della destra svolge una funzione superiore a quella che deve compiere l’angelo della sinistra. Infatti, sembra invitarlo ad una pausa di attesa per verificareseciò che ha scritto di male non sia stato oggetto di una benedetta cancellazione dovuta al pentimento sincero espresso dal credentein seguito.

Il nostro maestro Sahl bin ‘AbdAllah al-Tustari () si sofferma su un approfondimento tramite la descrizione di una intuizione. Egli ci ricorda che ogni creatura non è mai sola ma è in compagnia di un angelo guardiano. Aggiunge che gli angeli non sanno distinguere le azioni buone da quelle cattive secondo la coscienza umana ma ogni volta che una creatura compie un’azione di bene,un ottimo profumo esala dal suo petto e si diffonde in tutto il resto del corpo mentre, quando la creatura fa una cattiva azione, allora si manifesta l’oscurità e un odore marcio. La prova evidente delle condizioni e delle azioni delle creature si mostra al Signore direttamente dall’uomo. Che il musulmano si ricordi di questa evidenza senza scampo e tema Allah, si appelli alla Sua Misericordia e sappia di essere nella compagnia di guardiani puri.

Lo shaykh Ramadan al-Bouti () ci invita a meditare sugli effetti che le azioni compiute hanno nella formazione e costituzione dell’identità del credente. Sapere che laricerca compiaciuta dei poteri, il comportamento ingiusto, la tirannia dell’anima su se stessi e sul prossimo, l’errore dell’arroganza e dell’egoismoemanano tutte lostesso odore e lo stesso buiocupo.

La missione essenziale dell’Islam è l’illuminazione dell’uomo a riconoscere la sua ontologia e, di conseguenza, armonizzare questa identità nel rapporto con i fratelli e le sorelle e la creazione di Allah.Abu Hurayra () narra che il profeta Muhammad () ha detto: “Allah l’Altissimo dice: Io sono in funzione dell’opinione che il mio servitore si fa di Me” Trasmesso da al-Bukhari e Muslim ().

Oggi offriamo la nostra intenzione di conformare la nostra concezione di Allah () a quella di un messaggio che ci è arrivato questa mattina da Konya dal discendente diretto della famiglia Celebi che da ventidue generazioni amministra il patrimonio del maestro Jalal al-din Rumi ().

Cari fratelli e sorellenell’Islam, cari amanti di Allah, cari discepoli di Hz. Mevlana,vi giungano gli auguri di pace e amore dalla terra di Jalal al-din Rumi(), il nostro maestro, e il mio avo da ventidue generazioni.

Questo è un momento di buon auspicio quando Shab-e Yalda, la notte più lunga dell’anno, si avvicina e i nostri cugini, che si distinguono nella loro via spirituale, praticano riti e adorazioni con la Luce che si rigenera e che anticipa il rinnovamento e la vitalità della primavera.

In questo stesso periodo, noi commemoriamola notte del matrimonio, Sebi Arusdi Hz. Mevlana. La Luce di Allah e del nostro profeta Muhammad () che Hz. Mevlana ha accompagnato in tutta la sua vita non si è estinta quando ha lasciato questo mondo per riunirsi all’Amato. Al contrario, questa Luce è diventata un sole illuminante che arde e verso il quale siamo stati attratti e guidati e verso il quale, noi stessi, desideriamo migrare per estinguerci con il nostro maestro nell’amore di Allah.

NurAllah, AshkAllah, la ilaha illAllah.

Questo anno è stato un anno difficile per molte persone. Molti hanno sofferto, molti sono morti. Come se non bastassero le difficoltà di questo mondo, il Corona virus ha intensificato le prove delle nostre vite rendendo la sopravvivenza una sfida più ardua.Hz. Mevlana scrive: “La Verità (al-Haqq) passa dal dolore e dalla sofferenza affinché la felicità si possa manifestare in altre forme,all’opposto”.

Cosa significa? Che uso possiamo fare di questo insegnamento? Non significa di certo che dobbiamo aspettare che passino il dolore e la sofferenza prima di gustare la felicità. Piuttosto, se stiamo attraversando un tempo di dolore e sofferenza “in questo preciso istante”, allora, possiamo riconoscere e gustare anche la felicità in questo medesimo “Istante”. Eppure, ci siamo persi tra i “colori” e i “veli” di questo basso mondo e non ci disponiamo a rivedere la Luce nascosta che attende di rivelarsi. Non vedere il mondo con “gli occhi del corpo fisico” ma contempla il mondo con “l’occhio del Cuore”!

Hz. Mevlana ci ricorda: “La Luce che dà luce al Cuore è la Luce di Allah.” Questa Luce di Allah, NurAllah, è una luce pura, non come quella della ragione o dei sensi. Sappi che anche solo una minuscola scintilla di questa Luce può illuminare l’universo di fuoco sacro. Di più! Può bruciare via le oscurità che si sono infiltrate nei nostri cuori come ladri.

La mia preghiera è quella di tutti voi, le vostre famiglie,gli amici, eil resto del mondo, che sistia bene, in buona salute in questi tempi difficili. In-sha’Allah, c’è un vaccino che dimostrerà di essere efficace nel proteggere il nostro corpo. Possa arrivare presto! La mia preghiera è che il mondo intero possa trovare questa Luce, questo Amore di Allah che è il vaccino che protegge il cuore! Preghiamo di raggiungere questa realtà ancora prima!

Preghiamo che questa commemorazione sia irradiata di Luce, Amore e influenza spirituale e che le parole di Hz. Mevlana possano parlare a voi e illuminare i cuori con la Luce dell’Amore.

E quando avrete terminato, riunitevi alla carovana degli amanti. La nostra carovana non è una carovana della disperazione. Vieni, anche se hai tradito il patto mille volte. Vieni, torna di nuovo. Vieni. Vieni.

Aşk-ı niyaz ederim.Vi auguro solo Amore


Çelebie imam Yahya Pallavicini